"quando avremo ottanta anni, avremo probabilmente imparato tutto dalla vita .
Il problema sarà ricordarlo"

23 Dicembre 2018. Kooh Samui - Koh Jum

Bagagli pronti, noi pure, inizia un nuovo trasferimento.
Questo tipo di rituale sarà celebrato molte volte anzi sarà quasi una costante nel nostro peregrinare in Indocina.
Partiamo da quest'isola per raggiungerne un'altra, la nostra prossima tappa sarà Koh Jum.
Dovremo fare un attraversamento della penisola Thailandese da est a ovest.
Prenotiamo un taxi la sera prima (purtroppo non abbiamo trovato mezzi più economici) e per la “modica” cifra di 400 Bth ci porta a Naton Pier dove prendiamo il traghetto della FerriSamui che ci porterà in terra ferma a Donsak, li attracchiamo dopo un ora e mezzo di navigazione. Questa volta il mare è più clemente, direi che è quasi piatto e procediamo senza grossi scossoni, rispetto all'arrivo, abbiamo navigato sul velluto.
Ci aspetta un bus che ci portera sino a Krabi Town. Puntuali come un orologio svizzero arriviamo a destinazione alle 14:10.
Questo servizio, traghetto e bus, l'avevamo acquistato già dall'Italia via web. La FerriSamui ha un sito web molto efficiente da dove si possono eseguire questo tipo di prenotazioni e considerando che il nostro viaggio coincideva con le festività Natalizie abbiamo preferito prenotare piuttosto che avere spiacevoli sorprese di tutto esaurito. Vorrei aggiungere che FerriSamui, come agenzia viaggi è super efficiente, i mezzi sono ottimi e ci sentiamo di consigliarla, affidabilissima.
Qui inizia l'avventura.
Arrivati a Krabi, cerchiamo un mezzo che ci porti a Leam Kruat, molo dal quale raggiungere la nuova isola.
Abbiamo qualche proposta per il passaggio, taxi con prezzi improponibili, minivan con proposte più abbordabili e tra gli altri prendiamo contatto con questo tizio, tassista abusivo, che dice di abitare nella zona del molo, che conosce bene la strada e che ci porta per 900Bath. Contrattiamo, ci accordiamo per 500 Bth (circa 15€), la distanza da percorrere è di 45Km.
OK, partiamo.
Percorriamo i primi chilometri e il tizio (autista) ha un non so che di strano, booooo! a un certo punto, ECCOLO; toglie dalla tasca una foglia, la piega in quattro e comincia a masticarla. I nostri sospetti diventano immediatamente timori quando subito dopo, senza chiedere nulla, accende l'impianto stereo. Ci troviamo di colpo catapultati in una discoteca ambulante con musica altissima e bassi provenienti dal bagagliaio che ci fanno sobbalzare tanto sono potenti. Ci guardiamo, io e Robi siamo attoniti, quasi spaventati e muti.
Bum Bum Bum Bum, la musica continua sino a una stazione di servizio dove dice di dover rifornire. La domanda che ci pone è: mi potete pagare ora che devo fare benzina?  😱
A denti stretti e non solo, gli dico che gli posso dargli un anticipo di 300 Bth che lui gira direttamente al benzinaio. Si riparte, Bum Bum Bum, la musica riprende. A questo punto accendo il mio GPS per assicurarmi che quantomeno stia percorrendo la strada giusta; è giusta 😰😰.
Abbiamo percorso circa due terzi della strada, nuova foglia nuovo giro.
Siamo all’ultima decina di chilometri e la velocità di percorrenza diminuisce visibilmente, il mio amico GPS mi dice che siamo passati dai 100Km/h a 60, non ci spieghiamo il perché, ma i “denti” si stringono sempre più, ora non passa neppure un ago. Siamo vicini, la bandierina a scacchi del GPS si avvicina sempre più. ARRIVATI, indenni.
Il tizio si propone, con una parlata ormai biascicata, di venire a riprenderci per il viaggio di ritorno, ci lascia il numero di telefono; noi non lo chiameremo mai, però, se a qualcuno dovesse servire, allego il suo “biglietto da visita” 😂😂😂😂😂.

Siamo a Leam Kruat, un po’ di palafitte che si affacciano sul mare, qualche negozietto fatiscente, una fermata del bus e stop. Penso che la realizzazione più importante del luogo sia il molo.
Addiacente al molo ci sono un paio di “Longtail boat”, letteralmente barche a coda lunga. Sono imbarcazioni tipiche in legno, con motore entrobordo rialzato e caratterizzate da un albero spropositatamente lungo che fa girare l'elica.
Uno di questi, per 100 Bath, ci porterà a Koh Jum.
Nella barca si carica un po’ di tutto e alle 16:00, puntuliassimi, si salpa. La navigazione è piacevolissima e procediamo assaporando piccoli schizzi di acqua salmastra dovuti alla navigazione.Il paesaggio è bellissimo e in men che non si dica, 40 minuti circa, siamo a destinazione.
Arriviamo al nostro resort strutturato con bungalow graziosi; ci sono quelli di lusso e quelli per comuni mortali come noi. Prendiamo possesso del nostro, poggiamo i bagagli e ancora c'è tempo per fare una passeggiata in spiaggia. La marea è bassa, il mare si è ritirato di una quindicina di metri, la spiaggia è larghissima e si intravedono scoglietti affioranti, è bellissimo. Per gratificarci del lungo trasloco la natura ci regala un tramonto memorabile. Il nostro primo tramonto a Koh Jum.


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