"quando avremo ottanta anni, avremo probabilmente imparato tutto dalla vita .
Il problema sarà ricordarlo"

26 Dicembre 2018. koh Jum

Oggi 26 dicembre abbiamo noleggiato uno scooter per perlustrare l'isola di Koh Jum. Nei suoi 20 km di lunghezza racchiude spiagge, villaggi, resort meravigliosi di lusso e molto meno, spesso gestiti dai cinesi.
Un'isola per sognatori, a misura d'uomo, dove le spiagge nonostante i turisti, sembrano deserte e tutte tue; dove ti godi il tramontare del sole ogni sera. Insomma un'isola per chi si vuol godere la vacanza ma soprattutto il “mare” in tutta tranquillità. Nel girovagare abbiamo avuto il privilegio di vedere i raccoglitori di caucciù all'opera. Gli alberi da cui si ricava vengono coltivati in gran quantità. Vengono in parte scorticati e da questa “ferita”  fuoriesce un liquido bianco latte, il caucciù appunto. Esso viene raccolto in contenitori ricavati da mezzo guscio di cocco appeso ad ogni albero sotto le rispettive incisioni.
Con l'andare del tempo il liquido bianco diventa più solido e gommoso. Evidentemente la richiesta è notevole perché l'isola, al suo interno, è dedicata esclusivamente a questo tipo di coltura. Altra cosa sorprendente è la vocazione turistica elevata. Un'isoletta dove si trova di tutto, ad esempio i bancomat ogni sempre, il noleggio scooter dappertutto con relativi rifornitori automatici ogni 200 metri. Per ultimo, oltre i cinesi e gli autoctoni esiste una piccola ben integrata comunità di musulmani sempre carini e  ben predisposti nei confronti del turista. Bellissima esperienza, bellissima Koh Jum, fuori dalle rotte del turismo di massa.



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