"quando avremo ottanta anni, avremo probabilmente imparato tutto dalla vita .
Il problema sarà ricordarlo"

2 Gennaio 2019. Phuket - Ayutthaya

Passato il primo giorno dell'anno a riprenderci dai bagordi del 31 notte, tra caffè americano e passeggiata decongestionante con tanto di scambio d'auguri tra passanti, turisti e non, rimaniamo di stucco nel constatare il riordino e la pulizia delle strade e della spiaggia nelle quali la notte prima c'era di tutto. La sera prepariamo i bagagli per la nuova trasferta di oggi. Ci aspetta un volo Phuket-Bangkok alle 6.40. L'aeroporto dista circa 45 km e quindi ci mettiamo alla ricerca di un mezzo che ci possa portare lì. Chiediamo a più agenzie e, nel momento in cui sentono l'orario di partenza del volo, escludono i minivan, che iniziano il loro servizio alle 6.00 del mattino (costo minivan 200 Bath a testa, quindi molto economico=6 euro a testa) per noi fuori tempo massimo visto le pratiche aeroportuali da espletare. Ci indirizzano tutti al taxi e ci suggeriscono tutti lo stesso orario di partenza dall'albergo ovvero le 4.00. Così facciamo.
Sveglia stamattina alle 3.30 per essere pronti a partire col taxi alle 4.00 appunto.
Perfetto, puntuali come un orologio svizzero dopo 45 minuti siamo in fila per il check-in (giusto per riferimento il costo del sevizio taxi 700 Bth).

Arrivati a Bangkok aeroporto di Don Mueang ( il secondo aeroporto di Bangkok) prendiamo il treno.

A chi potesse interessare, dirigeretevi all’uscita 6, scale adiacenti l'uscita, si sale al secondo piano dove inizia un cavalcavia che porta sino alla stazione ferroviaria, appunto, di Don Mueang. 
Da quì si può partire in direzione Bangkok centro o parte opposta, verso Chiang Mai. Treno puntuale, confortevole, ventilazione a ventilatore, che potete accendere o spegnere a vostro piacimento. Passa pure una addetto al vettovagliamento a proporvi qualche snack o da bere, portandoli dentro un secchio di plastica, esattamente come le hostess e gli steward 😜, molto caratteristico.
Comunque, il nostro obbiettivo è raggiungere Ayutthaya, biglietto 20 Bth a testa (60 centesimi a testa). Dopo 40 minuti, infatti, siamo a destinazione. Ci sentiamo di dare un suggerimento a chi volesse fare lo stesso percorso: fatelo via terra evitando il volo aereo perché è sicuramente molto più economico e meno stressante (drop-off, check-in, ore prima in aeroporto ecc). L'aeroporto è molto ben organizzato, efficienti e veloci gli operatori, ottimi servizi all'interno ma sappiate che i bus lo sono altrettanto è solo più lungo il viaggio. Siamo alla stazione di Ayutthaya.

Il nostro alloggio dista circa 1km che facciamo a piedi e con barca per attraversare il fiume (5 Bth=15 centesimi). Poggiamo I bagagli, noleggiamo una bicicletta (mezzo più idoneo qui, costo 50 Bth= euro 1.50, decenti city bikes provviste di cestino portatutto) e si va alla scoperta di questa antica città.
Traffico intenso ma scorrevole, strade larghe e in buono stato, negozietti e mercati a cielo aperto, diversi punti di ristoro e un grande supermercato dove trovare tutto, oltre alle solite onnipresenti catene alimentari aperte h 24. Ma non è questa la sua parte attrattiva. Ayutthaya infatti e' un  museo a cielo aperto. Era la capitale del regno del Siam finché fu rasa al suolo dai Birmania nel 1767. C’è un innumerevole presenza di templi buddhisti molto antichi detti “Stupa”, che significa letteralmente “fondamento dell'offerta” e che hanno la funzione primaria di conservare le reliquie. Hanno una forma particolare “a campana” e a livello simbolico rappresentano il corpo di Buddah. Questi di Ayutthaya con l'invasione e distruzione birmana hanno avuto un destino crudele di cui rimangono le tracce.
Sono stati rasi al suolo e in parte distrutti, lasciando fare il resto alle intemperie. Difatti non si tratta di templi intatti ma di rovine con ancora presenti alcune delle sue imponenti vestigia. L'ingresso per ognuno è di 50 Bth ma facendo un biglietto cumulativo di 220 Bth puoi accedere a quasi tutti. I più visitati sono 6 e tutto l'agglomerato di essi e tutta la sua parte antica costituisce il cosiddetto "Parco storico" riconosciuto Patrimonio dell'Umanità dall'UNESCO nel 1991. Noi oggi abbiamo visitato i 6 più importanti. Abbiamo impiegato circa 6 ore sotto una bella calura estiva.
La nostra serata ci vede stanchi e soddisfatti. Dopo una meravigliosa doccia, cerchiamo qualcosa da mangiare. Siamo voluti capitare nel mercato con baracche. I piatti thailandesi che abbiamo scelto erano ottimi ma non possiamo descrivere altro. Non potreste davvero immaginare dove e come abbiamo mangiato, è molto meglio che non vi diciamo nulla. Di sicuro tra i nostri amici (conoscendoli) crediamo non ci sia quasi nessuno che lo avrebbe mai fatto neanche a pagamento, credeteci. Non vorremmo farvi fare brutti sogni. Buonanotte a voi. Domani altro transfert, destinazione Sukhothai.















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