"quando avremo ottanta anni, avremo probabilmente imparato tutto dalla vita .
Il problema sarà ricordarlo"

Bella Cambogia,Sou sdey (Susde’), ciao,arrivederci.


Siamo entrati qui con un pochino di timore di trovare ciò che era appena lasciato in Laos. Sinceramente, nonostante i tanti giorni trascorsi qui, non mi sento di poter dare un giudizio obiettivo su di te. Purtroppo le tappe toccate questa volta non sono state tante, sia perché gli spostamenti tra i punti salienti sono veramente difficoltosi e molto lunghi, sia per la scelta obbligata condizionata dalle prossime nostre avventure. Che strano, nonostante siamo “liberi” di fare e vedere ciò che vogliamo, alla fine non è proprio così. Il tempo è sempre scandito in primis dalla durata dei visti che non consentono una permanenza più lunga di 30 giorni in ogni paese; secondo, non meno importante, il clima. L'Indocina, da maggio, va incontro al periodo del caldo torrido che si carica per le pioggie torrenziali dei mesi estivi. Maggio è quasi sempre instabile e quindi dobbiamo uscirne entro quel periodo. Purtroppo, non ti abbiamo rivoltata come un calzino come avremmo voluto e quindi il mio giudizio sarà più da turista che da viaggiatrice (mi auguro abbiate capito la differenza). La cosa che mi, che ci supporta è che abbiamo con noi un bel bagaglio di conoscenza dei luoghi visti prima e qualcosina la dire di te in relazione agli altri possiamo visitati. Innanzitutto sei bellissima. Ci hai accolto dalla porta principale facendoci entrare da uno dei più bei posti al mondo, Ankgor. Da qui ci siamo intrufolati nei meandri delle tue stanze: la città moderna di Siem Reap, il lago poetico Tonle 'Sap e dintorni. Abbiamo fatto un salto nel tuo cuore, il bel soggiorno, la capitale Pnohm Penh, dove abbiamo scoperto quanta sofferenza hai sopportato, dopo la colonizzazione dei francesi, con la guerra del Vietnam e poi il regime sanguinario di quel pazzo di Pol Pot e dei Khmer rossi. Ci siamo tuffati in piscina, un po 'sporchina, a Sihanoukville, dove abbiamo constatato che la Cina invadera' il mondo prima o poi; per finire, poi, tra le coltivazioni di un tuo orgoglio, il pepe, coltivato amorevolmente nel tuo prezioso e bel giardino, passando per il tuo loggiato di saline ancora lavorate artigianalmente. Siamo usciti, infine, dal retro, dove un bel mare, tempestato di isole più o meno grandi e una bella spiaggia, ci salutano chiudendo il portone, per noi d'uscita, alle nostre spalle. Dentro la tua immensa casa abbiamo incontrato tanta gente, tanta bella gente che, nonostante sia solo poche decine di anni che ti sei potuta aprire al mondo, sono quì ad accogliere tutti con un sorriso, a salutare e tentare un approccio inglese con chi ne sa meno di loro. Umili ma fieri, che vanno in giro con il pigiama, che sotto il sole cocente sono vestiti di tutto punto, che non hanno i nostri parametri di pulizia ma che sono rispettosi, mai disonesti, mai volgari, mai aggressivi e sempre sorridenti. Dove i ragazzi ei bambini, che non vedi mai fare stupidate, vanno in giro alla guida di scooter più grandi di loro per fare commissioni o semplicemente andare a scuola muniti di zainetto e divisa scolastica, che li rende ancora più democraticamente belli. Siamo così diversi e distanti ma a me, a noi, piace pensare che siamo tutti abitanti dello stesso pianeta, dello stesso condominio. Speriamo di rivederci e, Akoun, grazie di cuore bella Cambogia.

1 commento:

  1. �� Riuscite a trasmettere ciò che provate. Vi adoro. By Cenza

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