"quando avremo ottanta anni, avremo probabilmente imparato tutto dalla vita .
Il problema sarà ricordarlo"

1 Febbraio 2019. Chiang Mai , cascate e foresta fuori porta.

Obiettivo odierno è quello di risalire il fiume Huai Kaeo, percorrendo un sentiero ben tracciato. Dovrebbe essere una passeggiata che ci terrà la mattinata impegnata, fuori dal caos turistico e dai Templi.  Otto chilometri sono la distanza che percorriamo con il nostro fedele scooter per raggiungere il punto d'accesso. Dal lato ovest del centro storico dista circa 6 Km. Si va in direzione monte Doi Suthep (quello di ieri per intenderci) percorrendo la Huay Kaew Road. Nel tragitto ci ferma la polizia; ogni giorno ci sono controlli a tappeto, fermano tutti gli scooter, sopratutto se guidati da turisti. Quello che verificano è se si possiede la patente INTERNAZIONALE. Mi raccomando se venite in Taillandia richiedete la patente internazionale in motorizzazione, nessuno che affitta scooter vi informerà della necessità di possederla, ma la polizia vi multerà. Comunque noi l’abbiamo e io, conducente in questo caso, c'è l'ho con me e mi libero in un minuto non prima di aver visto la fila di turisti fermati e multati solo stamattina. Sono le 10.00 e non è l'ora migliore per iniziare un trekkinetto ma siamo arrivati. L’ingresso è subito dopo l'accesso allo
zoo, che non visitiamo ovviamente!!! Iniziamo; lo scenario ci piace da subito, dopo poche centinaia di metri una serie di laghetti spettacolari e a seguire una bella cascata. Il fiume che stiamo risalendo, più che fiume lo definirei un grosso ruscello, è il Huai Kaeo e il primo salto (cascata) si chiama Wang Bua Ban, la vediamo dall'alto. Andando avanti, il sentiero diventa fitto di vegetazione. Alberi altissimi avvinghiati da liane e edere, il percorso è ricco di felci e banani, uno scenario insolito per noi trekkers sardi. Ci guida il rumore dell'acqua che scorre; curiosando, assistiamo al  bagno dei monaci buddhisti, ci allontaniamo per non disturbate, giusto uno scatto rubato. Più in alto si presenta uno scenario che ci ricorda un po’ la nostra Sardegna calcarea: una parete, incavata nel calcare, dove si è creata un sorta di grotta molto allungata e poi la Pha Ngerb, ultima cascata della nostra risalita. Il
“trekking” è facile e ben tracciato. Cambiamo sponda guadando il fiume e torniamo indietro.

Saliscendi tra natura selvaggia e acqua che scorre. Molto scenografico, bellissimo. Ad un certo punto, in una cascatina con due piscinette molto belle, chi troviamo? Ancora i monaci, giovanissimi. Sono dei ragazzini con tanta voglia di giocare. Si tuffano da paura, sono spericolati, tutta la loro spiritualità è svanita, ridono e si divertono come qualsiasi adolescente, ci dilettano per una buona mezz'ora. Continuando, arriviamo alla prima cascata vista all'inizio, questa volta siamo in basso e la visione, fotograficamente parlando, è migliore. Ancora due scatti e via verso lo

scooter. Sono le 14.00, si riparte per visitare un sito più vicino alla città. Rientrando, nella Huay Kaew Road, tra lo zoo e l'università, c’è un bel parco molto esteso e curato, con laghetti annessi, è il “Huai Kaew Arboretum”, se si vuole trascorrere del tempo fuori città non c'è modo migliore. Arriviamo al Wat Padaeng il sito da vistare: evitatelo, è insignificante e brutto oltre che chiuso e pieno di cani rabbiosi. Non perdete tempo a cercarlo. Proseguendo nella via di ritorno, verso il centro storico, nella parte a sud della Arak Road, che fiancheggia il fossato delle cinta murarie, con nostra grande sorpresa e piacere (direi culo) abbiamo assistito all'apertura dei tre giorni di “Festival del Turismo e dei Fiori”, avete presente Sanremo? Ecco, niente a che vedere😂. Un’arteria completamente allestita di fiori e piante da un
lato e cucina tipica street food e bancarelle di tutti i generi dall'altro, che continua fino all'angolo della Bumrung Buri Road, dove c’è un enorme e bellissimo parco, il Buak Had Park, tutto allestito a festa. Scusate se diventiamo pallosi con riferimenti e indicazioni su siti o luoghi, vorremo essere anche di riferimento a chi vorrà fare un viaggio in queste zone. Visitato di fretta il festival, ci riproponiamo di tornare domani, anzi, probabilmente anche stanotte. Ora direzione doccia. È stata una facile profezia, siamo andati all'esposizione dei fiori e non solo fiori. Sono passate da poco le 23 e siamo appena rientrati in hotel. Una cosa però voglio aggiungerla, l'esposizione e allestimenti sono meravigliosi. Fiori di ogni tipo e genere, orchidee incredibili e bonsai fantastici, animali e persino elefanti realizzati con i fiori., insomma una meraviglia. Per oggi è tutto. Passo e chiudo. Buona notte.

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