"quando avremo ottanta anni, avremo probabilmente imparato tutto dalla vita .
Il problema sarà ricordarlo"

13 febbraio 2018 Luang Prabang- Pak Ou Cave - Battello

Questa mattina abbiamo organizzato un’ uscita in battello che ci porterà alle Pak Ou Caves (grotte). Quindi dovremo navigare, risalendo il Mekong, fino a queste grotte santuario, che distano circa 25 kilometri da Luang Prabang. Molte agenzie offrono un pacchetto che ha solamente, come
Boat Luang Prabang
differenza, il prezzo. Il battello salpa dal molo della “Ferry Tourism Services - Pak Ou Cave” nella Souvanhnakhamphong Road. Costo, nella biglietteria, 65.000 Kips, mentre nelle agenzie è di 100.000 Kips. Si salpa alle 8:30, le barche partono una dietro l'altra caricando 6/8 persone per imbarcazione, quindi non preoccupatevi di arrivare molto in anticipo, più persone ci sono più barche partono. Il viaggio è tranquillo, il fiume è largo ma spesso ci sono delle rocce affioranti o, considerando le manovre dei barcaiolo, qualche secca, comunque nulla di preoccupante.
Whisky village
Prima tappa al villaggio del whisky (Ban Xsang Hai), una trappola per turisti, bancarelle di tessuti, un paio di produttori/venditori di whisky con serpenti o animali al macero dentro la bottiglia e altri souvenirs. Sosta di 20 minuti, più che sufficiente.
Arriviamo alle grotte dopo un’ora e mezzo, sosta prevista 40 minuti. Due grotte, a due quote diverse, iniziamo con quella più alta; vai di gradini, giusto per non farceli mancare, a proposito quelli che chiamiamo gradini
Tham theung
sono gradoni, sono alti!!. Il dislivello è tanto, 300 metri circa. Sarà perché ne abbiamo visto tante, ma a noi non ha fatto una grande impressione; è la più grande delle due, buia e abbastanza insignificante. Magari avrà un'importanza religiosa, non lo sappiamo, ma a colpo d'occhio niente di che. Scendiamo per raggiungere la più bassa, quella visibile dal fiume, circa 60 metri d'altezza, carina; al suo interno sono custoditi, a quanto letto, circa 4000 Budda, noi qualche
Travelgiro
dubbio su questa fonte l'abbiamo. Fotografie di rito e possiamo tornare alla barca. Durante la nostra salita e discesa di gradini abbiamo visto all'opera alcuni ragazzi che dipingevano gusci di lumaca, molto belli, forse la cosa migliore; no, scherzo, però molto particolari. Si riparte, a favore di corrente, in un'ora siamo nuovamente al molo. Dovendo tirare le somme di questa esperienza, direi che la parte più piacevole è stata la navigazione sul Mekong. Una volta a terra cerchiamo subito da mangiare. Troviamo un ristorantino sulla riva del fiume, non lontano dal molo e lì consumiamo il nostro meritato pranzetto. Si sono fatte le tre, torniamo nella nostra guesthouse non lontana. Doccia, resoconto della giornata, un po di blog e la giornata si conclude in bagno, già, la maledizione di Montezuma (cagarella) ha colpito e io ne sto facendo le spese. Cose che capitano. Buonanotte (speriamo).

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