"quando avremo ottanta anni, avremo probabilmente imparato tutto dalla vita .
Il problema sarà ricordarlo"

8 febbraio 2019 Nong Khiaw, point view.


Colazione in riva al fiume Nam Ou, affluente del Mekong.
La nostra guesthouse, molto carina, da i balconi sul fiume e qui si fa la colazione. La mattina l'atmosfera è suggestiva; banchi di nebbia che
avvolgono la vallata, le montagne scompaiono e dalla superficie del fiume si solleva una leggera nebbiolina vaporosa. Nonostante il freddo, stiamo ad ammirare questa meraviglia a noi inconsueta e intanto cerchiamo di organizzare la giornata. Questo piccolo paese, provvisto di quasi tutto, si sviluppa a ridosso di una strada centrale asfaltata attorniata da stradine sterrate. C’è la scuola primaria, botteghine e negozietti, molte guesthouse e ristorantini, più o meno “ini”. È una località da cui si possono organizzare diverse escursioni, in battello, in kayak, a piedi e persino battute di pesca. Ci sono diverse agenzie che organizzano il tutto; attenzione ai prezzi e alle fragature, là dove potete, fate da voi soprattutto se avete tempo. Così abbiamo fatto noi oggi. Vista la documentazione in nostro possesso, decidiamo di raggiungere uno dei punti panoramici che esistono in
zona. Scegliamo questo perché ha una visuale di 360 gradi. Ci accingiamo a raggiungere il punto di partenza. Ore 10.30, c’è ancora la nebbia e la temperatura è fresca. Siamo al punto di partenza, direzione Namouview point, ovvero punto panoramico su Nam Ou. L'ingresso è a pagamento, 20.000 Kip a testa (2 euro) che scopriremo essere più che meritati considerando la manutenzione ed il lavoro continuo per tenere pulito e fruibile il sentiero. Si sale. Partiamo da una quota di 300 metri per arrivare agli 800 del punto panoramico. La salita è continua su gradoni sia naturali che artificiali. Il tempo di percorrenza previsto è di 1 h e 30’; noi con passo normale, né veloce né lento, abbiamo impiegato un po’ meno di un'ora, tutto di costante e continua salita, senza tregua se non negli ultimi 10 minuti. Sembra una seduta di cardio fitness estremo. Il cuore in gola ma la bellezza
intorno ripaga ogni sforzo. Nel frattempo, già da metà salita, il sole si fa spazio e prende il sopravvento sulla nebbia che si dirada. Comincia il caldo. Arriviamo alla meta. Una bandiera del Laos sormonta la vetta e tutto intorno il panorama. Fantastico. Stiamo qui per un po’ ad assaporare la bellezza intorno a noi e a fare le nostre foto. Il sole ci ristora e si fa sentire. Scendiamo e ripercorrendo lo stesso sentiero incontriamo alcuni manutentori all'opera. Stanno pulendo il sentiero e sistemando alcuni gradoni. Abbiamo fatto i complimenti per la cura e la bellezza che sono riusciti a valorizzare e li abbiamo resi felici,


parlavano l'inglese. Nella discesa ci possiamo concentrare di più su tutto ciò che ci circonda. Alberi altissimi, arbusti imponenti, bambù, fiorellini viola tra il verde intenso delle foglie, liane magnifiche, ramificazioni che, come l'edera, si arrampicano e si intrecciano tra gli alberi, mentre la luce del sole si insinua tra le fronde fittissime e il ronzio degli insetti fa da colonna sonora. Una magnifica foresta.
Alle 13.30 circa siamo giù. Lo stomaco reclama. Passando nella via principale vediamo un ristorante con menù esposto e tra le varie pietanze ci sono PANINI, PANINIIII?? Non vediamo pane da quasi due mesi e ci fiondiamo dentro. Carino il locale, spartano e “pulito”. Hanno baguette, croissant e pane normale, il nostro. Due panini con tonno maionese e verdure non c'è li toglie nessuno, birra ghiacciata evvvvaiii, è festa!! Mentre stiamo qui facciamo conoscenza con alcuni italiani. Due simpatici attempati giramondo, di cui uno giornalista e una coppia di giovani ragazzi, lei polacca e lui toscano, giramondo, che ora qui fanno volontariato e lavorano in una fattoria in cambio di vitto e alloggio. Bellissimi giovani, con un mondo di esperienze dentro e la magnificenza della semplicità fuori. Chiaccheriamo e ci scambiamo esperienze e opinioni su tante cose. Ciao carissimi, siete un esempio per tanti. Torniamo nel nostro semplice ma impagabile alloggio.
Dopo qualche ora di relax fronte fiume, in cui si possono  vedere le persone del posto che navigano con queste barche lunghissime e i bambini, con i piedi sempre in acqua, che giocano con niente e si divertono come matti, usciamo per le viuzze del posto a vedere cosa poter organizzare per domani e a cercare qualcosa da mangiare. Vorremmo percorrere un tratto del fiume in battello ma il fai da tè non è possibile, quindi dovremmo affidarci ad un'agenzia. Chiediamo a diverse persone e valutiamo. Ok deciso. Domani faremo un percorso che sembra essere interessante. Risaliremo un bel pezzo di fiume in battello, attraverseremo due villaggi e scenderemo a visitarli, per poi arrivare ad Muang Noi, un paesotto molto ben organizzato, famoso anch'esso per le attività escursionistiche. Da qui, faremo un trekkinetto di un'ora per raggiungere delle cascate e poi rientreremo alla base in Kayak. Costo a testa 180.000 Kip (18 euro), i costi cambiano dipendente dal numero di persone partecipanti. Da quanto ci dice l'organizzatore hanno prenotato altre quattro persone e quindi dovremmo essere in sei. Ok, la sera incombe così come l'umidità e il frescolino,  si cerca qualcosa da mangiare. Oggi purtroppo, volendo cambiare, non andiamo da Mama Laos, la bettola di ieri, e quindi mangiamo in un localino carino ma “senza ‘nfamia e senza lodo”, niente di ché. Domani sera andremo di nuovo da Mama Laos. La serata finisce così, già pronti per domani.

2 commenti:

  1. NON PERDETE OCCASIONE DI UNIRE L'UTILE AL DILETTEVOLE .... VEDERE POSTI MAGNIFICI CON GINNASTICA INCLUSA HAHAHAHAHA ... STELLA

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    1. 😂😂😂 è che non ne potevamo più dei templi😂😂

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