"quando avremo ottanta anni, avremo probabilmente imparato tutto dalla vita .
Il problema sarà ricordarlo"

2 Febbraio 2019. Chiang Mai, Silver Temple and thai massage.

Ultimo giorno a Chiang Mai, questa bella cittadina a misura d'uomo. Stamattina, reso lo scooter, ci riserviamo di visitare l'ultimo Tempio che ci interessa: il Wat Si Suphan ovvero il Silver Temple, Tempio d'argento che sta appena fuori le mura del centro storico
a circa un Km dal nostro hotel. Ebbene si, questo piccolo ma bellissimo Tempio è quasi del tutto d'argento. Molte delle sue parti sono di alluminio ma l'interno e diverse raffigurazioni esterne sono opera degli artigiani dell'argento. Chiang Mai, che significa “Mille Risaie”, appartiene alla provincia del Lanna, la parte a nord della Thailandia che, oltre ad avere una propensione per l’agricoltura, con coltivazioni di ogni genere, comprese le fragole e il caffè, ha un'ottima manifattura tessile e di metalli preziosi, in questo caso l'argento. L'ingresso al Tempio è di 50 Bth e regala bellissimi scenari da fotografare. Unico neo, grosso, è che le donne non possono accedere all'interno della pagoda centrale. Certo, nonostante le brutture della “mia” religione cristiana, mi rendo conto che grazie a uomini,!! UOMINI!! come Papa Francis,  c’è lo spiraglio di un'apertura in tante cose, che in questo caso, nel buddismo, non c’è proprio. Non vado oltre, troppo complesso per il mio cervello bacato. Dopo questa visita (a metà per me), ci incamminiamo verso la zona dove è allestito il “43* Festival



dei Fiori” non prima di aver fatto un bel THAI MASSAGE, il famigerato massaggio tailandese. Ok, entriamo in uno dei tanti centri di massaggio, serio. Adiacente al tempio Wat Pan Whaen, ha sede l'omonimo centro di Thai massage. Qui, a differenza della parte a sud della Thailandia (Bangkok e dintorni), i massaggi sono davvero fatti seriamente, non a scopo sessuale come spesso accade. La sala è grande e ci sono circa 15 postazioni con altrettanti massaggiatori. Gigi viene vestito con un apposito pantalone e casacca, dovrebbero essere abiti tradizionali, fatto sdraiare in un materassino a terra e per un 'ora è sistemato. Io ho scelto il Thai Foot Massage, massaggio ai piedi, perciò sto seduta in una poltroncina. Sia per me che per Gigi la massaggiatrice, prima di iniziare la sua pratica, esegue una sorta di preghiera giungendo le mani e facendo qualche inchino, non chiedetemi il perche, bhoo! Costo operazione massaggio, un ora, 150 Bath a testa. I massaggi Thai sono diversi tra loro e  per ogni tipo di massaggio ci sono costi diversi, di solito non sono assolutamente dispendiosi. Si va dal classico total body, quello scelto oggi da Gigi, a quello ai piedi, il mio, oppure alla testa e spalle e così via, con oli ed essenze profumate o a secco e la durata può variare da mezz'ora ad un'ora. Ogni tanto sbircio Gigi e mi viene da ridere perché la signora che lo sta massaggiando gli sale sopra con ginocchia e gomiti e lui tenta di fare lo stoico ma le smorfie di dolore lo tradiscono 😂. La mia massaggiatrice, una donna esile con una rasatura e un aspetto androgino ma delicato, fatta la mini preghiera, si siede davanti a me e mi fa poggiare i piedi sulle


sue ginocchia e qui comincia l'avventura. Inizia a mettermi olio e profumi e massaggiarmi il piede sinistro. Io, convinta di rilassarmi, chiudo gli occhi: un male boia!!! comincia a scrucullarmi (=cercare a fondo 😜) ogni ossicino e “nodino” e tendinino e schiaccia e tende le dita, altro che rillassante. Poi passa alla gamba, perché il massaggio ai piedi arriva fino al ginocchio; si accanisce contro il polpaccio e i sui dintorni caricando il peso del suo corpo sui gomiti poggiati sulla mia gamba. A volte vorrei darle un calcio con l'altra ma penso che Buddha mi punirebbe e quindi stringo i denti. Nonostante le mie smorfie di dolore lei ci va giù come volesse togliere un demone dal mio corpo e cosa sei l' esorcista!?! Mezz'ora è passata e mi ricordo di avere anche un altro piede e un'altra gamba e che per un'altra mezz'ora dovrò “soffrire”, mi sa che le chiedo lo sconto e sto con una si e una no😏!??!; e vai, olio profumato alle erbe e giù con le dita dentro, a fondo e che cazzzzzoo😨 . Insomma, dopo un'ora credetemi che vi sentirete alleggeriti, dall'aver finito, e sicuramente non rilassati. Usciamo, Gigi è dolorante quanto me 😂😂😂, dice di avere la sensazione d'essere stato bastonato; il prezzo del "benessere"

Di lì a poco, con i piedi e le gambe sicuramente alleggeriti 👼👼e stranamente ancora attaccati al resto del corpo, siamo al “Festival dei Fiori”. Un tripudio di colori, restiamo sbalorditi alla vista di una serie lunghissima di carri, tipo carnevale a Viareggio, realizzati completamente con fiori secchi e freschi di tutti i colori e specie, é incredibile. Gli stands sono affollatissimi così come le bancarelle di fast food. Vedendo così tanta roba da mangiare, salata e dolce, ci


rendiamo conto che si sono fatte le 13:30 e lo stomaco reclama. Compriamo un po’ di roba da mangiare, tra cui ravioli cotti al vapore e ripieni di carne e verdure, una Pad Thai (piatto tipico a base di noodles, uova, pollo, maiale o gamberi) e un pancake di frutti di mare, praticamente una frittata di uova e di frutti di mare che racchiude, a mo di panino, dei germogli di sioia. E ora che facciamo? C’è caldo, molto cado, molta, ma molta gente. Decidiamo di rifugiarci nel parco adiacente; prendiamo un caffè nella caffetteria del parco, un buonissimo caffè come il nostro italiano, anzi meglio, e


poi andiamo a cercare ombra. Ci rendiamo conto che moltissimi altri hanno avuto la nostra stessa idea. Non importa, ci sono parecchi alberi e di conseguenza ombra; c'è ne ritagliamo un pezzetto tutta per noi, affittiamo una stuoia, 20 bath, e ci facciamo un bel pisolino sdraiati  ad un metro dal laghetto che sta al centro del parco. Sembra di stare in spiaggia nel mese di agosto. Le stuoie, per fortuna molto grandi, non sono comunque vicine come i nostri teli in spiaggia ad agosto ma la gente è dovunque. Resistiamo ancora un po’, i fiori sono veramente belli e ogni


espositore ne propone di diversa specie e colore, dalle orchidee, passione di mio marito, ai bonsai di ogni tipo e specie, alcuni pluripremiati con tanto di medagliere a seguito, non vi dico la bellezza. La gente aumenta ancora e sono le 17.00, ora del dolce. Cerchiamo una cosa che abbiamo visto fare ieri sera e non vogliamo perdere di provarla. Eccola: una specie di crepes di albume che lievita sulla padella e viene cosparsa di cocco e granella di sesamo e cioccolato. Fantastica! buonissimaaaa. Ok, ora basta, c’è davvero troppa gente e siamo abbastanza appagati dalla bella giornata. Decidiamo di andar via, ormai abbiamo visto abbastanza. Dobbiamo tornare in hotel, abbiamo da preparare bagagli e organizzare la trasferta di domani. Direzione, ultima tappa in Tahilandia ovvero Chiang Rai, ai confini con il Laos, la nostra prossima terra da scoprire.


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