"quando avremo ottanta anni, avremo probabilmente imparato tutto dalla vita .
Il problema sarà ricordarlo"

05 Aprile 2019, Da Lat.


Bella, bella, bellissima; ma quanto è bella Da Lat. Un gioiello incastonato sul lago Huong Xua a 1500 metri di altitudine, in cui il clima non è mai caldissimo. Non si può stare meno di due giorni,
almeno. La chiamano la piccola Parigi, la città dei mille fiori; verissimo. Sembra una cittadina del nord della Francia, con tanto di clima simile. C'è frescolino, diciamo che sembra il marzo sardo, pazzerello. Parchi verdissimi e curatissimi pieni di fiori colorati, aree attrezzate per il relax o per fare ginnastica, con tanto di attrezzature ginniche. I pini ci ricordano tanto il nord Italia, il Trentino. Le strade sono ampie e pulite e ci sono tantissimi negozi, ristoranti, bakeries strapiene  di ogni bontà; ne abbiamo una proprio di fronte all'hotel.
L'hotel si chiama Strarhill ed è una piccola perla a due passi dal centro. Con 17 euro a notte abbiamo una bella camera, un bel bagno, pulizia e soprattutto la migliore colazione che abbiamo mai avuto. Oltre ai piatti salati, tipici vietnamiti, ci sono uova, pancetta, toast, baguette, pudding, yogurt fatto in casa dolcificato con miele e marmellata di fragole fatta da loro, la piastra per poterti cuocere i waffles al momento e tanto altro, frutta compresa, veramente eccellente. A proposito, Da Lat è anche il paese delle fragole. Dopo aver fatto colazione usciamo con lo scooter, 140.000 dong ovvero poco più di 5 euro. Si parte con destinazione cascate: Datanla waterfalls a circa 8 km dalla città. Si tratta di una serie di cascate molto carine e sicuramente da vedere anche se molto turistiche.
Si paga il parcheggio dello scooter con 3.000 (0,12 cent. di euro) e l'ingresso con 30.000 a testa (1,15 euro). Si scendono diverso scalini di pietra o cemento ben camuffato e si arriva alla prima, la più grande, molto suggestivo il paesaggio intorno, abbastanza artificiale ma carino . Si prosegue e si va  alla seconda e, poco dopo, la terza, anch'essa grande e suggestiva. Da questo punto si può prendere una cabinovia per tornare indietro di un tratto, suggerisco di farlo perché si vede la cascata da sopra. Insomma, oltre che avere comunque un loro fascino, sono soprattutto un valore aggiunto per tutta l'area adibita a grande parco divertimenti. In questa ampia
zona, infatti, oltre ad un parco di simulazione percorsi montani con tanto di zip line, ponti tibetani e simili, c'è la possibilità di fare rafting, canyoning (per chi lo fa seriamente è un pochino una stupidata) o fare semplicemente un percorso tutt'intorno con lo slittino da montagne russe soft. Insomma è un'area naturalistica valorizzata al massimo. Decidiamo di rientrare verso la città che dista circa 6 km.
Durante il giro in scooter, tra strade e tornanti che, ripeto, ci ricordano il Trentino. Fiancheggiamo un altro bellissimo lago attorniato da un verde lussureggiante tra cui spuntano ogni tanto
delle bellissime ville di stile coloniale, retaggio dei tempi della colonizzazione francese, ancora utilizzate dai ricconi del mondo che vengono qui a soggiornare e giocare a golf, altro hobby quì praticato. Vediamo una marea di serre e coltivazioni, soprattutto di fragole. Ci sono anche i carciofi e gli asparagi, ritrovati dopo mesi. Una curiosità; ieri al parco vedevamo alcune persone raccogliere aghi di pino, solo ora capiamo il perché : le mettono sopra le piantine in modo che non cresca l'erbaccia e tolga nutrimento al dolce frutto; hai capito i vietnamiti.  Ci dirigiamo verso la cosiddetta "Casa pazza"
ovvero Hang Nga, un edificio stranissimo che è anche un hotel, con dieci stanze che sono ben nascoste al suo interno, opera dell'architetto Dang Viet Nga.  È spesso descritta come "la casa delle fate"  ma il suo nome in cinese significa " Dea della Luna". La struttura dell'intero edificio è stata realizzata come fosse un enorme albero con le sue ramificazioni, tra cui trovano spazio elementi naturali come animali, ragnatele e caverne collegate tra loro. Nella zona più interna e più sotterranea c'è la rappresentazione dei fondali marini, uno spasso. È un incrocio tra Walt Disney e Antoni Gaudi dal quale trae ispirazione. Da fuori sembra una schifezza molto mal fatta ma vi assicuro che  una volta entrati, ne varrà la pena aver comprato il biglietto ( 50.000 dong, poco meno di 2 euro più parcheggio scooter 5000 dong = 0,19 cent di euro). All'uscita cerchiamo qualcosa da mangiare. I ristoranti intorno sono poco
economici, ovviamente, ma noi non ci scoraggiano. Andiamo verso sx, strada in salita. A circa 100 metri ci sono, rispettivamente, un ristorantino sul lato sx e poco più avanti uno sul lato dx; quest'ultimo è troppo carino, non c'è nessuno, un po ci preoccupa, invece. È molto romantico; all'ingresso un gazebo piccolo addobbato di girasoli e una vespa gialla fiammante. Una ragazza gentilissima ci accoglie e ci fa accomodare in un ambiente caldo e confortevole  tutto di bamboo. Prendiamo un piatto di zuppa e degli spring rools molto particolari, diversi da tutti quelli mangiati finora; tutto buonissimo e poco dispendioso ( circa 5 euro in due). Il cielo si annuvola.  Facciamo appena in tempo a rientrare in hotel che inizia a piovigginare.
Purtroppo non riusciamo ad andare alla pagoda Linh Phuoc, che dista circa 8 km perché in scooter con la pioggia non se può fa. Ci consoliamo con due dolcetti comprati di fronte all'hotel e aspettiamo che smetta. Dopo circa un'ora smette ma ormai sono le 18.00, è quasi buio. Usciamo a piedi, bardati di giubbino e ombrello. Andiamo verso il lago, dove c'è uno spazio pubblico di 72.000 m quadri chiamato Lam Vien Square. È una piazza adibita a luogo di incontro e socializzazione. Si può venire qui a chiacchierare tra le scalinate e i fiori oppure ad assistere ad eventi culturali. Al centro infatti c'è una mastodontica struttura a forma di girasole. Un cupolone che racchiude un centro congressi, nonché teatro, con una capienza di
1000 posti. Insomma uno spazio immenso da vivere. Sotto tutto questo spiazzo insiste un centro commerciale con tanto di giochi per bambini e adulti, compreso bowling e biliardo. Nonostante il tempo instabile c'è tanta gente intorno. Torniamo sui nostri passi, ripercorriamo il mercato notturno, pieno di gente e locande che abbiamo visto ieri e ceniamo coreano. A domani.

Nessun commento:

Posta un commento