"quando avremo ottanta anni, avremo probabilmente imparato tutto dalla vita .
Il problema sarà ricordarlo"

4 aprile 2019. Da Ho Chi Minh a Da Lat


Abbiamo scelto di partire per questa trasferta non prestissimo. Abbiamo prenotato il bus delle 9:00, per la cronaca i bus partono ogni ora circa, anzi
direi ogni mezz'ora, a partire dalle sei. Ci sono, sostanzialmente, due aziende che si condividono la tratta, la Futa e la Thanh Buoi, queste differenziano le corse di mezz'ora, nel senso che se una parte alle 6:00 l'altra parte alle 6:30 e così via. Abbiamo scelto la Thah Buoi, costo del biglietto 12€, per il servizio navetta che offre una volta arrivati a destinazione. Infatti questa è attrezzata con dei minivan e porta tutti i passeggeri a destinazione, nel nostro caso in hotel. Abbiamo cambiato compagnia perché, come abbiamo scritto, Futa, nel viaggio precedente, ci ha scaricati in una bus station distante una decina di chilometri dal centro, dove noi avevamo l'albergo.
Alle 8:05 siamo alla stazione dei bus della Thanh Buoi e alle 9:10 stiamo partendo, ci attendono 5 ore di bus. Devo dire che i sedili sono molto comodi, sono quelli semi sleep, quindi completamente reclinabili, il personale è professionale anche se carente d'inglese. In città c’è già abbastanza traffico, Ho Chi Minh in certe ore è veramente caotica, comunque ne usciamo e prendiamo la via per Da Lat (per la cronaca in alcune carte è scritto tutto attaccato Dalat). I paesaggi progressivamente cambiano, la serie di fiumi e ponti lasciano il posto a distese di campi che
cambiano colori a seconda della coltura, poi la strada sale con tornanti che si susseguono, come i sorpassi impossibili. Quì guidano come pazzi, i sorpassi si fanno quando hai una macchina davanti a te che ha una velocità di un chilometro inferiore. Quindi uno, due, tre, colpi di clacson e si sorpassa dovunque, curve e dossi compresi; macchine o mezzi che vengono dalla corsia opposta non vengono considerati, si sorpassa e basta. Il paesaggio cambia ancora aspetto, sembra di essere in Trentino; grandi pini, abeti e altri alberi che danno una inequivocabile aspetto alpino. Due soste tecniche e dopo 300 chilometri, giungiamo a Da Lat. Sono le 17:00. Giusto una mezz'oretta, quella che ci è servita per disfare i bagagli e siamo a zonzo per Dalat, ci sembra già un bijoux. A qualche centinaia di metri dal nostro alloggio il lago cittadino, il mercato è tutta una serie di negozietti che vendono di tutto, soprattutto
articoli contraffatti cinesi. La città è curatissima, Pina di fiori. Si fa buio e diventa sorprendente, si illumina dappertutto, led e illuminazioni di ogni tipo rendono l'atmosfera suggestiva. Prende vita il mercato notturno, tanta frutta, in particolare fragole, quello che ci stupisce è vedere i carciofi e asparagi in bella mostra, street food ovunque, insomma per essere la prima sera ci ha fatto un ottima impressione. Domani gli dedicheremo più tempo. Per oggi è abbastanza.

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