"quando avremo ottanta anni, avremo probabilmente imparato tutto dalla vita .
Il problema sarà ricordarlo"

22 Aprile 2019. Hanoi city: Ngoc Son Temple, Saint Joseph's Cathedral, Ly Quoc Su Temple.




Nella città vecchia, dove abbiamo la fortuna di alloggiare, c'è il lago Hoan Kiem che, ad Hanoi, attira turisti e gente del posto che cerca di allontanarsi dal rumore e dal ritmo frenetico della città. Il lago circonda il Tempio di
Ngoc Son, una pagoda situata al centro di un'isoletta. Il nome significa “ Tempio della Montagna di Giada" ed è dedicato all'eroe di guerra il Generale Tran Hung Dao che sconfisse una forza armata di 300.000 soldati inviati dall'imperatore mongolo Kublai Khan nel 13 ° secolo per invadere il Vietnam.  L'isola su cui è costruito il tempio è conosciuta come Jade Island “isola di Giada” ed è accessibile dal ponte Rising Sun (Sole sorgente), un bel ponticello di legno dipinto di rosso.
Il lago e il tempio sono probabilmente i luoghi più famosi della città di Hanoi in cui riposare e godersi il panorama. Questo tempio ha un ruolo sacro nella mentalita’ del popolo Viet. Ha un legame stretto con la leggenda della restituizione della spada magica alla dea Kim Quy, la tartaruga d’oro. Leggenda narra che durante la rivolta contro i Ming cinesi fu usata una spada magica e che dopo la vittoria venne
restituita al lago e, da allora in poi, il nome e’ cambiato in “Lago della spada restituita”. Originariamente era un tempio taoista. Durante la dinastina Nguyen, il confucianesimo aveva un ruolo fondamentale nella societa’ e percio, il tempio e’ diventato la venerazione dei santi confuciani. Questo infatti è un bel mix tra  confucianesimo e taoismo. Il rosso, il nero e l'oro sono i colori predominanti.
Ci sono degli altari dedicati a Tran Hung Dao, alcuni manufatti antichi tra cui delle ceramiche e un esemplare imbalsamato di una tartaruga gigante trovato nel lago nel 1968 che pesa 250 kg. Costo dell'ingresso 30.000 a testa. Usciti da qui andiamo a vedere una chiesa cristiana la Cattedrale di San Giuseppe, inaugurata nel 1886, durante la colonizzazione francese, dal monsignor Puginier. È un simbolo dell'archittettura coloniale religiosa e un luogo di culto importante della
comunità cattolica in Vietnam. È in stile neogotico, con navate lunghe e alte a ricordo e somiglianza della bellissima Notre Dame (povera lei😔😔😔). Fatta la mia preghiera di ringraziamento, da miscredente e peccatrice quale sono, torniamo sui nostri passi alla ricerca di un altro tempio: il Ly Quoc Su. Si trova nella Ly Quoc Su Street nel centro storico, a soli 50 metri dalla cattedrale di San Giuseppe. È uno dei più antichi del suo genere ad Hanoi. Fu costruito nel 1131 ed è stato rinnovato più volte, specialmente nel 1954, quando fu distrutto durante il periodo coloniale francese. Ciò nonostante, questo tempio in stile vietnamita di quasi 900 anni ha conservato molti preziosi oggetti d'antiquariato come la statua del Buddha o la preziosa campana di Tu Chung, così come la meticolosa architettura di modelli unici di intaglio. Bello, nonostante un ingresso infelice, assolutamente da vedere.
La sera ci vede gironzolare tra le strade della vecchia città. Ci sorprende e ci incanta la moltitudine di vietnamiti che si godono gli spazi intorno al lago. Moltissimi anziani e non, che fanno attività fisica servendosi di attrezzi messi a disposizione; pesi, panche ecc. anche arrugginiti, vengono utilizzati da tutti. Ci incuriscono, in particolare, alcuni uomini che giocano a rilanciarsi un oggettino, un volano, senza fargli toccare terra e senza essere toccato con le mani.
Il gioco si chiama Jianzi, nato in Cina come gioco tradizionale, il suo nome significa appunto “calcio volano”. Si utilizza un aggeggio fatto di rondelle sovrapposte, tenute insieme da una piuma. La bellezza di questa gente che si diverte con poco ci affascina e ci fa riflettere tanto sulla loro grandezza, vitalità, socievolezza e rispetto reciproco, sempre. Passiamo una importante ora a goderci tutto questo e veniamo anche coinvolti a giocare col volano….meglio lasciare perdere, nel caso specifico, lasciar cadere la cosa🤣🤣🤣. Hanoi è sempre descritta come una brutta città caotica ma secondo noi è una bella caotica città da GUARDARE con occhi diversi, godendosi il film dell'umanità meravigliosa e variegata che la circonda. La sera vogliamo provare il piatto tipico di Hanoi, quello che si dice sia nato qui e si trovi solo qui. Effettivamente non l'abbiamo visto da altre parti: il Bun Cha. Viene venduto dalla strada al ristorante di lusso. Bun Cha è diventato ancora più famoso grazie al presidente Obama che, durante una visita in Vietnam,  ha visitato una piccola trattoria ad Hanoi e ha goduto del Bun Cha cucinato da un famoso cuoco. 
Noi ci accontentiamo di un ristorantino particolare fatto a piani ed in cui si entra scalzi, si chiama “Bun Cha Ta” ed è abbastanza economico nonostante sia molto rinomato per la qualità. Assaggiamo il Bun Cha: buonissimo. È fatto di polpettine carne di maiale grigliate, immerse in una zuppa di verdure fresche. La carne, speziata perfettamente, crea un gusto buonissimo. Insieme ad essa portano dei noodles e altre verdure a foglia verde da immergere a proprio piacimento. Oltre questo, degli spring rools di maiale e verdure davvero saporiti. Finiamo con un “bicchierino” (direi mezzo bicchiere) di “vino” di riso vietnamita: è whiskey!!! Abbiamo finalmente capito, per la seconda volta, che il vino di riso vietnamita è un distillato superalcolico, niente a che vedere con il vino nostrano. La cameriera simpaticissima ci fa vedere come si brinda: si conta pronunciando 4 parole a voce alta e giù, tutto d'un fiato; “Mot, Hai, Ba ... Zo (uno due tre ... cheer)”. È il brindisi che si usa fare in famiglia o con gli amici, il nostro “Cin, Cin”. Allora “Salute” a tutti e buonanotte.


Nessun commento:

Posta un commento