"quando avremo ottanta anni, avremo probabilmente imparato tutto dalla vita .
Il problema sarà ricordarlo"

11 aprile 2019. Hoi An ultimo giorno


Come spesso succede nei nostri trasferimenti, ci riserviamo una giornata per varie ed eventuali. Constatato che non ci sono né varie e neppure eventuali, prendiamo le bici e ci dirigiamo verso il mare. Nei giorni scorsi,
andando al mare, abbiamo notato parecchie cose che vorremo vedere meglio; parlo soprattutto della vita rurale, quella che si sviluppa tra risaie, fiume e stagno. È sempre sorprendente vedere come l'essere umano fa fronte alle necessità quotidiane, con ingegno e intelligenza, sopperendo ad esse senza le attrezzature sofisticate alle quali noi siamo abituati. Con questi propositi iniziamo a prendere sentierini e stradine che passano tra risaie verdisime, piccole abitazioni di campagna, case galleggianti, barche, ecc. Ritagliamo, con la macchina fotografica,
attimi di attività quotidiana. La contadina che cura il suo orticello come fosse un gioiello; l'acqua dal rubinetto probabilmente non arriva, ma è abbilissima a innaffiare con due maxi innafiatoi tenuti con un’ asse sulla spalla. Ancora tra le risaie ci sorprende la “siesta” del bracciante in groppa al suo  bue; e di questi ne vogliamo parlare? i buoi hanno preso lo stagno per la loro “spa”; si crogiolano in acqua appena possono, beati, al fresco. Poi c'è tutta l'attività dei pescatori; a proposito, non avrei mai immaginato una attività di allevamento
ittico così fiorente, questi vietnamiti ne sanno una più del diavolo. É curioso vedere le loro imbarcazioni tipiche, veri e proprio gusci di noce che solcano il mare, addirittura ne usano una completamente tonda, tipo mezzo guscio di noce di cocco, costruita con un intreccio di foglie, fermate e isolate con della resina. Vedere e scoprire queste cose non ha prezzo. Finalmente giungiamo al mare. Ci impossessiamo di ombrellone e sdraio, a gratis, basta consumare qualsiasi cosa e sono tuoi tutto il giorno. Alcuni gestori, invece, fanno pagare la cifra astronomica di 50.000 Dong ( 2 Euro😜 ).
Temperatura calda, ma una brezzolina che arriva dal mare la stempera, risultato, si sta da Dio. Trascorriamo quì il resto della mattina e anche il pomeriggio, pranzo compreso. Ormai la “signora degli sdrai” ci ha preso in simpatia e ci offre, dopo pranzo, piattoni di frutta, una bontà. Già, ma poi ci ricordiamo che questa non è proprio una vacanza, ma un viaggio e vi assicuro che la differenza è sostanziale. Dobbiamo preparare bagagli, organizzare per la trasferta di domani, ritirare biglietti, ecc. Perciò dopo il riposino pomeridiano, al sole come una lucertola, riprendiamo la via di “casa”. Si fa sera inoltrata, e, udite udite, decidiamo di andare a mangiare una pizza. Abbiamo assaggiato una pizza in tutte le nazioni visitate, il Vietnam ci mancava. Allora, pasta lievitata bene, aspetto ottimo, sapore quasi. Purtroppo per loro, non hanno capperi e nemmeno le acciughe, o meglio, le acciughe pare costino una cifra spropositata, nonostante loro le peschino, booo! valli a capire. Così concludiamo la giornata, domani si riparte, buonanotte.


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