"quando avremo ottanta anni, avremo probabilmente imparato tutto dalla vita .
Il problema sarà ricordarlo"

13 Aprile 2019; Hue in boat e bus, tour guidato.


Ieri sera abbiamo deciso e prenotato, per oggi, un tour di gruppo, con guida inglese, per solcare il fiume Huong (chiamato anche fiume dei
profumi, ma non so perché) e vedere alcune attrazioni, tra cui una Pagoda importante, tre tombe mausoleo e infine ci sarebbe la cittadella (che però non faremo). Il costo del tour, con pranzo compreso, è di 10 dollari a testa, escluso ticket d'ingresso ai siti storici e bevande. Ora di partenza 8.30, che diventeranno 9.00. Siamo nella hall ad aspettare che ci vengano a prendere per portarci all'imbarcazione, un tipico Dragon Boat, nolto caratteristico. Arriva un uomo in scooter: salire! Capito; uno per volta ci accompagna al molo d'imbarco. Molte persone offrono a pagamento un passaggio in scooter ma non lo avevamo ancora sperimentato prima. Ok, siamo in barca; ci sono altre 12 persone di
nazionalità diverse. Comincia la navigazione e le foto. La navigazione è lunga e sinceramente, oltre alla poeticita’ di solcare un bel fiume di città, non c'è tanto di interessante intorno a noi. Dopo circa mezz'ora ci fermiamo a vedere la Thien Mu Pagoda, uno dei simboli della città. Ci sono molte leggende sulla Pagoda di Thien Mu (conosciuta anche come Pagoda di Linh Mu). Il nome della pagoda deriva da una leggenda. “ Molto tempo fa una vecchia donna conosciuta come Thien Mu (letteralmente "Signora celeste") apparve sulla collina dove ora sorge la pagoda. Disse alla
popolazione locale che un giorno sarebbe venuto un re e avrebbe costruito

un tempio buddista per la prosperità del paese. Nel 1601, nel sentire questa leggenda, il re Nguyen Hoang iniziò la costruzione della pagoda”.[Ulteriori costruzioni e ristrutturazioni vennero eseguite durante i secoli successivi e la Torre Phuoc Dien, all'ingresso del complesso, fu costruita nel 1864 (alcune fonti dicono il 1844) dall'imperatore Thieu Tri. La torre ha sette livelli, è alta 21 metri ed è la struttura più alta del Vietnam;cit]. A ovest della torre c'è un padiglione che ospita una gigantesca campana di bronzo, conosciuta come Dai Hong Chung. [Pesa 3285 chilogrammi ed è
udibile da 10 chilometri di distanza. Il santuario principale, noto come Dai Hung Shrine, è diviso in due segmenti separati: la sala anteriore è separata dal santuario principale da una serie di porte in legno pieghevoli. La sala del santuario custodisce tre statue del Buddha (che simboleggia vite passate, presenti e future), oltre a molte altre importanti reliquie. I residenti della Pagoda di Thien Mu - i monaci buddisti che meditando e pregano nel santuario, occupano anche il santuario Dai Hung; cit]. A proposito dei monaci, qui sono nel loro pieno quotidiano. In un’ affissione su un muro sono riportati tutti gli orari che scandiscono la loro quotidianità . Si alzano alle 3.30 e alle 4.00 fanno Kung Fu; poi fanno colazione, dopo meditazione e così via. Praticamente due volte al giorno si allenano, due volte meditando e pregano, due volte
studiano ecc. fino alle 21.30, ora di dormire. Usciti dopo circa mezz'ora da quì, risaliamo in barca. Direzione Hon Chen Temple. Non mi soffermo nella descrizione di questo sito molto importante dal punto di vista religioso, storico e culturale perché sinceramente non ci ha destato tutto questo stupore. L'ignoranza non ci aiuta probabilmente. La nostra guida non serve a molto perché parla un inglese terribile e soprattutto non sta con il gruppo; spiega qualcosa all'inizio e poi sparisce. Quindi, dal punto di vista culturale, poco abbiamo capito, dal punto di vista archittettonico è una grande schifezza. È giunta l'ora di pranzare. In barca ci aspetta un pasto frugale di tofu in umido, riso e frittatina di verdure. Se si vuole altro si sceglie da un menù e si paga a parte, compreso tutte le bevande. Noi abbiamo preso, in aggiunta, un fritto di patate e gamberi pensando al nostro fritto misto: schifezza madornale! patatine cotte probabilmente il giorno prima e gamberetti da surgela, rinsecchiti. Dopo “pranzo” si naviga verso terra, dove passeremo al bus che ci attende. Il tragitto in barca è stato noioso, lungo e interminabilmente soporifero, non lo consigliamo!
Siamo sul bus e ora andiamo a visitare 3 tombe famose della dinastia Nguyen. Ingresso per ognuna 100.000 a testa (ovvero 5 dollari ovvero 4 euro). Iniziamo con la Minh Mang Tomb. “La tomba reale di Minh Mang”; è l'ultima dimora di uno dei confuciani più fedeli della dinastia Nguyen, il cui regno rappresenta l'apice del potere di Nguyen sul paese. Molto estesa, soprattutto in lunghezza, con elementi decorativi importanti, assolutamente da visitare. Dopo 40 minuti di visita,
torniamo sull'autobus; andiamo alla seconda, la Khai Dinh Tomb. Questa tomba è stata dichiarata la più maestosa tomba imperiale di tutto il Vietnam. Costruito come un monumento e un mausoleo, ci vollero 11 anni per concluderlo, dal 1920 al 1931 ed è l’ultima tomba imperiale di Hue. Sfarzosa e molto ricca di particolari, dai mosaici in ceramica alla statua dorata dell'imperatore anziano, è, secondo noi, la più integra e, dal punto di vista estetico, la più bella. Ancora qualche km in bus e arriviamo finalmente all'ultima. Dico finalmente perché oltre ad un pochino di stanchezza c'è soprattutto troppo caldo: si gronda e di tombe ne
abbiamo quasi le “tombe” piene: è La tomba di Tu Duc. Questo luogo non è soltanto un mausoleo ma fu dimora dell’imperatore per ritrovare la quiete quotidiana. Infatti, all'interno c'è anche uno spazio adibito a piccolo teatro dove probabilmente si intratteneva. Intorno ci sono laghetti e tanto verde; un’ ampia area verde rilassante. Dal padiglione della stele, oltrepassato il lago a forma di mezzaluna, si raggiunge il sepolcro, cinto da mura, dell'imperatore, anche se leggenda narra che, in realtà, sembrerebbe che Tu Duc non venne mai sepolto qui e ancor oggi rimane ignoto il luogo che ospita le sue spoglie con il ricco corredo funerario. La tomba di Tu Duc si troverebbe sulla collina di Van Nien nel villaggio di Duong Xuan Thuong, in luogo appunto segreto: pare infatti che i 200 servitori che tumularono il
sovrano furono tutti decapitati allo scopo di mantenere il segreto e allontanare il pericoli di furti del corredo funerario. Stop! ore 15.30 si va via. Si rientra in città. Di passaggio visita a una bottega che produce incensi, ne hanno di ogni colore e aroma, uno spettacolo, relativo ai colori, quasi pirotecnico. Il caldo caldissimo ci porta dritti dritti in doccia. Trascorriamo qualche ora tra fresco, blog, foto. Si va a cena. Torniamo nella strada caotica e ci sediamo i un locale molto frequentato. Io prendo una zuppa di cui non ricordo il nome, molto saporita, speziata e piccantina al punto giusto, una specie di brodo di carne con noodles: Gi prende dei noodles di riso al Kebab, niente di ché mi dice. La marea di gente è impressionante, così come il caldo. Dopo aver visto di tutto e di più torniamo in albergo per la meritata dormita.

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