"quando avremo ottanta anni, avremo probabilmente imparato tutto dalla vita .
Il problema sarà ricordarlo"

18 Aprile 2019. transfert: Ninh Binh-Halong Bay


Ore 7.30, arriva l'autobus di fronte all'hotel. Il titolare ci ha organizzato tutto praticamente. Con 14 euro a testa, faremo il trasferimento fino ad Halong dove ci aspetta un taxi che ci porterà al nostro alloggio. Dopo tre ore e mezza, compresa la mezz'ora di pausa pranzo dell'autista, arriviamo.
Il cielo è sempre grigio, il caldo è sempre caldo. Il taxi ci porta nella cittadina dove alloggeremo, è una frazione della baia di Ha Long; piccolo inconveniente tecnico: La borsa a tracolla di Gigi sull'autobus. Fortunatamente recuperata subito (era successo anche un'altra volta all'imbarco per le 4000 isole nel Laos. Arrivati all'alberghetto capiamo subito perché costa così poco; si chiama Halong Virgo Hotel, 9 euro la prima notte (in offerta), 13 euro dalla seconda in poi. Quando parlo di prezzi a notte intendo camera matrimoniale per due persone, quindi pezzo finito, non a testa! La camera è abbastanza pulita e confortevole, così come il bagno che ha la doccia separata da vetro ma è abbastanza squalliduccio. Per una, massimo due notti può andare, visto il rapporto qualità prezzo ma di più è un suicidio.
Alla reception c'è un giovane ragazzo, dolce e carino che non sa una parola di inglese, abbastanza spesso sbragato su un divano. Parliamo attraverso il traduttore google🤦‍♀️. Non è particolarmente sveglio e non abbiamo capito cosa ci faccia qui. Le camere non vengono pulite se non quando vengono lasciate definitivamente. Insomma, adeguarsi e stop. Noi faremo due notti e poi ci imbarcheremo per una notte in crociera nella baia. Andiamo in giro a vedere cosa c'è: niente di interessante. È una cittadina molto anonima e senza la poesia che si pensava avessero queste zone attorno alla baia. È un incrociarsi di ampie
strade trafficate, piene di negozietti di alimentari, mobilifici, abbigliamento, calzature, concessionari auto e moto, meccanici e tante attività commerciali soprattutto per le persone che ci vivono. Per i miei compaesani e cagliaritani è una grande Sant’Avendrace e dintorni, con strade esattamente come le vie is mirrionis, is maglias e giù di lì, compreso la gente (anzi Sant’Avendrace le fa 10 a zero, è molto più interessante e vitale, più bella). Ci ha deluso abbastanza perché ci aspettavamo una cittadina poetica su una delle baie
più belle al mondo. Ma forse è solo qui così. Mangiamo qualcosa vicino all'alloggio e poi ci organizziamo per la sera e per domani. Chiediamo uno scooter per l'indomani e a stento riusciamo a farci capire. La sera finisce così, andiamo a cercare un posticino dove fanno BBQ. Trovato! È a 200 metri da noie si chiama Queen BBQ. Entriamo tra ragazzi che ci fanno l'inchino, é lo staff. Ci sono almeno 12 ragazzini per circa una 15 di clienti sparsi tra i tavoli. L'ambiente è carino e informale e ci piace l'idea di cuocere da noi la carne. Ogni tavolo, infatti, è dotato di braciere centrale e cappa aspiratrice sopra esso, tutto al centro del tavolo. Scegliamo da menù carne e qualche contorno e ci portano tutto a crudo. È una pierrade asiatica insomma. Purtroppo non abbiamo fotografie perché i nostri cellulari sono in camera sotto carica entrambi. Vi lasciamo all'immaginazione e al sito del locale sul web. A domani.

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