"quando avremo ottanta anni, avremo probabilmente imparato tutto dalla vita .
Il problema sarà ricordarlo"
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7 marzo 2019. Siem Reap. Angkor, 2°giorno, Bayon temple.


Stamattina ci prendiamo un po di tempo per rimetterci in sesto e soprattutto per organizzare le prossime tappe. È necessario vedere un po cosa fare, che scelte fare nel nostro percorso in Cambogia. Il nostro viaggio ha diverse tappe prestabilite e precise da toccare ma è anche aperto ad eventuali cambiamenti in corso d'opera dipendentemente da tanti fattori estemporanei. Nonostante lo studio di mesi fatto a casa, avendo libertà di scelte e tempo soprattutto, possiamo cambiare qualcosa. Prendiamo diverse decisioni e facciamo il punto della situazione.
Trascorriamo così la prima parte della mattina. Non paghi della giornata di ieri, avendo lasciato diverse cose da vedere ancora, soprattutto il tempio di Bayon, in cui sono scolpite facce di Budda in ogni lato, alle 11.30 circa, prendiamo le bici, acqua, cappellino e via. Siamo matti: caldo afoso, come stare dentro al caminetto acceso. Alle 12.00 siamo di nuovo al check-in gate, altro timbro, anzi foro sul biglietto in corrispondenza del giorno (ingresso secondo giorno). Iniziamo a girare i siti, il caldo però è davvero pesante; abbiamo alle spalle la giornata di ieri e sinceramente siamo stanchi. Ci fermiamo in baracca per uno shakerato al caffè, ottimo. Gigi si tira su con la frutta, frullato di papaia. Ovviamente usano il
ghiaccio dappertutto e, nonostante le raccomandazioni a non berlo, lo beviamo da molto nelle bevande e non ci ha mai fatto male. Di pomeriggio, finalmente, andiamo a visitare e fotografare il bellissimo tempio dalle mille facce (mille si fa per dire) Indescrivibile. Con un video di immagini forse riusciremo a farvi capire qualcosa. Sono le 16.00, big Ben ha detto stop. Non ne possiamo più del caldo e le gambe cominciano a cedere. Rientriamo in albergo. La sera noleggiamo uno scooter perché nei prossimi due giorni di permanenza qui, vorremmo visitare dei siti più lontani e poi perché domani mattina andremo a vedere l'alba ad Angkor Wat. Ci aspetta una
levataccia, ore 5.00 si parte per essere lì alle 5.20, dovrebbe albeggiare alle 6.00. Stasera abbiamo cenato in un ristorantino molto carino e iper efficiente nonché pulitissimo, si chiama “Try me” (provami), l'abbiamo provato. Abbiamo preso due portate tipiche cambogiane, il Lok Lak, uno spezzatino sofisticato accompagnato dal l'immancabile riso e il Panang vegetable, un insieme di verdure saltate in padella con tofu, speziate e condite perfettamente, accompagnate sempre dal riso. Oggi abbiamo conosciuto la sorella della Angkor beer, la Cambodia beer, alla spina addirittura; che dire, buonissima.

06 marzo 2019. Siem Reap. Angkor, 1° giorno.


Addio pane, benvenuta nuova moneta il Riel cambogiano (il dollaro statunitense è molto usato) : 1$=4000 riel ovvero 1 euro = 4.300 riel.
Ci si sveglia in questa nuova città, dove l'antico impero Khmer mise le proprie radici. L'intenzione è quella di andare subito in una delle mete prefissate da prima di partire dall'Italia: Angkor, l'antica capitale del regno Khmer, che prospero’ dal IX al XV secolo e che ebbe come fulcro principale il tempio di Angkor appunto. Dista 7 km da Siem Reap e siccome abbiamo le bici dell'hotel a disposizione, le prendiamo e ci incamminiamo verso questa meraviglia del mondo.
Purtroppo, colpa nostra, avevamo dato per scontato che la biglietteria fosse nei pressi del sito, invece no, la biglietteria è da tutt'altra parte, a 7 km dall'ingresso all'area. Arrivati, quindi, all'ingresso, cioè dopo circa 7 km tra caos cittadino e caldo, dobbiamo tornare indietro e percorrere altri 7 o 8  km per fare i biglietti. La biglietteria è in uno spiazzo dove c'è anche il museo cittadino. Fila veloce per il biglietto: per un giorno 37 dollari per tre giorni 62 dollari per una settimana, non mi ricordo. Il biglietto di tre giorni ha una validità di 10 giorni entro i quali puoi fare 3 ingressi. Conviene assolutamente fare questo. Non pensate di poter fare tutto in un giorno.
L'area è estesissima sono circa 400 km² tra templi e foresta. C'è il circuito piccolo dove si trovano le attrazioni più suggestive e il tour grande, l'area più a nord e più estesa. Armati di biglietto con tanto di foto scannerizzata allegata, torniamo al check in, altri 7 km, c'è un caldo terribile. Timbro sul giorno del primo ingresso, iniziamo. Non si può descrivere la bellezza e la particolarità di questo posto. Visitiamo diversi templi, da Ta Prohm dove i ficus strangolatori stanno invadendo e inglobando le mura, diventato ancor più famoso dopo che, nel 2001, giardino qui alcune scene di Tomb Rider, agli altri templi “minori” ; il caldo però è veramente opprimente. Sudiamo e beviamo acqua come spugne. Vediamo la gente soddisfatta ma sfinita, persone grondanti,  come noi del resto. Non ci arrendiamo. Aspettiamo il pomeriggio tra le rovine e
tante foto per arrivare, alle 16.00, al cuore dell'intera area: Angkor Wat, dichiarato patrimonio dell'Umanità dall'UNESCO nel ‘92. È una meraviglia. È enorme, suggestivo, misterioso. Originariamente costruito dal re Khmer Suryavarman II come tempio indù dedicato al dio Vishnu e come il suo tempio di stato e il suo eventuale mausoleo, gradualmente trasformato in un tempio buddista verso la fine del XII secolo È uno dei più grandi monumenti religiosi del mondo. Aspettiamo il tramonto qui ai suoi piedi. Purtroppo alle 17.30 chiude i battenti e il personale di guardia è severissimo nel far rispettare l'orario. Il sole tramonta alle 18.00 circa e per mezz'ora stiamo fuori le mura e godiamo dello spettacolo da lontano. Stiamo vicino al
laghetto che gli sta davanti e vediamo in esso il suo riflesso, commovente da quanto è bello. Siamo esausti. Si rientra all'imbrunire, in bici, percorrendo i primi km nella strada contornata dalla foresta per poi finire nel caos della città. Guidano da matti. Ti tagliano la strada senza rispetto; sorpasso a destra a sinistra e te li ritrovi davanti contromano 😱. Finalmente in albergo. Sono le 19.00 circa. Tra caldo torrido, kilometri percorsi, almeno una trentina (sicuramente pochi ma a 40° all'ombra troppi!! ) , da stamattina fuori, siamo bolliti. Doccia e a cenare si va a piedi in un ristorante/bettola che ci ispira. Buonanotte 😪